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Artroscopia: rimozione delle infiammazioni e dei tessuti articolari degenerati con laser e sonde a radiofrequenza

L’artroscopia è una metodica chirurgica che, avvalendosi di lenti ottiche, consiste nella visualizzazione degli spazi intra-articolari (artroscopia diagnostica) e nell’esecuzione di varie procedure chirurgiche (artroscopia operativa).

Valutazione clinica presso lo studio del Dott Paolo Mantarro in collaborazione con Prof. Aldo Bruno Giannì – Chirurgo maxillo facciale presso Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

Grazie all’artroscopia è possibile fare una diagnosi certa della patologia che interessa l’articolazione.

Inoltre, la strategia chirurgica è stata rivoluzionata, in quanto vi è l’evidenza che l’artroscopia dà buoni risultati, in termini di miglioramento della funzionalità articolare e riduzione della sintomatologia dolorosa, senza comportare il recupero della dislocazione del disco in posizione normale.

Il razionale del trattamento artroscopico è basato su diversi fattori: l’eliminazione di aderenze fibrose patologiche; il lavaggio del liquido sinoviale patologico e la sintesi di nuovo liquido sinoviale; l’eliminazione delle sostanze che provocano il dolore e l’infiammazione; la mobilizzazione del complesso condilo-disco in modo da aumentare il range di movimenti mandibolari.

 

L’artroscopia operativa prevede l’uso di strumenti più sofisticati come il laser e sonde a radiofrequenza, grazie ai quali è possibile eseguire una accurata pulizia dell’articolazione con la rimozione dell’infiammazione e dei tessuti articolari degenerati e l’eliminazione delle fibre nervose che conducono la sensazione dolorosa dell’articolazione.

La letteratura scientifica supporta l’artroscopia e sono stati riportati eccellenti risultati con una percentuale di successo vicina all’80-90% in termini di miglioramento della funzionalità e del dolore.

Quando e come viene eseguita l’artroscopia?

L’artroscopia viene proposta al paziente solo in caso di fallimento dell’artrocentesi, qualora permanesse il dolore e la limitazione della funzionalità articolare.

Pur essendo una tecnica mini invasiva l’artroscopia viene eseguita in anestesia generale.

Dopo aver disteso la camera articolare superiore si inserisce una cannula di circa 2 mm attraverso la quale viene fatta passare l’ottica connessa alla telecamera.